lunedì 11 aprile 2011

Rifiuto, Rottamo e Riciclo. I giovani in politica

Fonte: La Diretta nuova



Tra i rottamatori e gli avanguardisti, la classe politica che si ringiovanisce (senza lifting!)

Tra le tante polemiche che dividono il nostro Paese in stanti micro-stati governati da linee di pensiero diverse tra loro, non poteva mancare chi vuole cercare di cambiare le cose: da molto tempo (ricordo tutte le elezioni dal 2006 ad oggi) i politicanti di mestiere che siedono ormai stabilmente da 20 anni nei palazzi del potere dicono, annunciano retoricamente che "i giovani devono riavvicinarsi alla politica", sebbene nei loro partiti poi si vedano sempre le stesse facce. L'altro lato della medaglia deriva sempre da codeste persone che, di punto in bianco, dicono che "i giovani non hanno esperienze in campo", che a volte "è meglio premiare il merito di coloro che si sono impegnati in questi anni per migliorare l'Italia", e via dicendo. Ma sotto c'è anche un'Italia diversa: ci sono molti imprenditori giovani, che rappresentano il futuro; ci sono milioni di laureati che guardano al loro futuro (troppo spesso però con incertezza!); ci sono anche quei giovani che scendono in politica, facendo il salto di qualità dall'attivismo con i partiti all'attivismo nelle Amministrazioni. Ma chi sono questi pionieri della gioventù politica? È davvero possibile che i giovani prendano il posto di ultrasessantenni al governo e in Parlamento? E noi, a Bisceglie, come stiamo messi?

Anche l'ANSA ci aiuta a dare dei dati ufficiali: "nei Comuni operano piu' di 26 mila giovani amministratori: il 21,2% del totale e sono presenti nell'80% dei Municipi". I "Pionieri della Gioventù Politica" passano da diverse parti: guardiamo però i partiti politici come intendono questa idea al loro interno. Il centrosinistra italiano rappresenta l'emblema del caos che regna in questo campo: nel PD, tra le varie correnti ci sono i "Rottamatori" di Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che cerca di trovare un modo per cambiare la classe dirigente democratica, ringiovanendola. Ancora senza successo, tuttavia! Più a sinistra ci sono gli esperimenti dei Radicali, di Sinistra Ecologia e Libertà e dell'Italia dei Valori che saltuariamente inseriscono tra le loro file espressioni giovanili, spesso relegate in associazioni giovanili o parallele al partito (la "Fabbrica di Nichi" ne è un esempio). Nel centrodestra si ha invece una situazione controversa: i due maggiori partiti di governo lo hanno capito bene, tant'è che soprattutto nel Popolo della Libertà alle scorse politiche hanno candidato persone con "curricula da Staller Ilona" (nda, in arteCicciolina), tanto per dirla alla maniera di Caparezza...di contro, capiscono anche che per rimanere evergreen bisogna ringiovanire l'aspetto: ecco quindi lifting, cure di bellezza, lampade, trapianti e tinte di capelli, consulenti di immagine per dare un aspetto più giovanile. Per ora si segnala l'unico partito di centrodestra con persone "abbastanza giovani" sia Futuro e Libertà, vuoi per l'uso attento di internet, vuoi perchè è un partito nuovo e rappresenta il controaltare al PDL.
"Eppur si muove!" avrebbe detto Galilei. Dalla magra consolazione a livello di governo, con il Ministro trentunenne alle Politiche Giovanili Giorgia Meloni, la più giovane dell'Italia repubblicana, passiamo alle realtà locali, un più attive da questo punto di vista: in una cittadina del cuneese, a Dogliani, il sindaco e poco più che ventenne. Si chiama Nicola Chionetti, classe 1986, eletto Sindaco di Dogliani con il Partito Democratico locale. Non da meno è il Sindaco di Varano Borghi, nel varesotto: Marzio Molinari, eletto dal centrosinistra e appoggiato da liste civiche, di anni ne a 29, ma alla sua prima elezione nel 2004 ne aveva solo 22. Inutile dirlo, nel 2009 è stato anche rieletto. Nel centrodestra è la Lega Nord a detenere un record con l'assessore più giovane: si chiama Marlen Anneti, 22 anni, e siede già sulla poltrona d’assessore. È la più giovane in Italia. Anche al Sud abbiamo casi del genere: con una media di 29 anni d'età, il consiglio comunale di Casalciprano (circa 600 abitanti), in provincia di Campobasso, si aggiudica il primato del più giovane d'Italia, con il Sindaco trentacinquenne Eliseo Castelli (il più "anziano") e l'assessore Loredana Mastracchio, con dieci anni di meno.

E noi? Beh, attualmente il più giovane consigliere comunale è Francesco Di Reda, PDL e ricandidato sempre nel PDL. Ragionandoci su però quel che serve alla politica non sono i giovani anagrafici, ma i giovani nelle idee (che per forza di cose in parte combaciano con i precedenti): sono le proposte quello di cui l'Italia ha biscogno, pensare fuori dallo schema "politica=poltrone=€€", la politica deve tornare nelle mani di coloro che la esercitano per passione e che dopo aver concluso le loro idee cedono il posto ad altri, che ne avranno altre, più innovative, più geniali, in un contesto di competizione come avviene in tutte le normali democrazie. Se pensiamo che noi siamo un'anomalia (il che non è tanto strano come pensiero) ma non abbiamo il coraggio di cambiare le cose, non siamo peggio di quei politici incollati alal poltrona! Cambiare vuol dire pensare, e pensare giovane. Spazio quindi a giovani che pensano innovativo, ma largo anche ai non-più-giovani che di idee nuove ne hanno.


Francesco Di Reda
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